STOCCAGGIO DI LIQUIDI PERICOLOSI

NORME E DIRETTIVE PER IL CONTENIMENTO DI LIQUIDI PERICOLOSI

Laboratori farmaceutici, industrie tessili, produttori di mobili o di cosmetici, industrie chimiche: sono tantissime le realtà che necessitano di stoccare e movimentare sostanze liquide pericolose. Come comportarsi per gestire al meglio questi composti nel proprio magazzino? Ecco cosa sapere sulla normativa vigente, senza scordare che un’approfondita analisi del settore e delle circostanze specifiche è sempre fondamentale per prevenire ogni tipo di rischio.

LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO PER LE SOSTANZE LIQUIDE PERICOLOSE

Come tutti gli agenti chimici, anche le sostanze liquide sono identificate come pericolose sulla base di specifiche caratteristiche intrinseche potenzialmente dannose - quali ad esempio la tossicità, l’infiammabilità, la combustibilità - rigorosamente classificate ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997, n.52 e SS.MM.II. e del regolamento CE n°1272/2008. Oltre alla normativa concernente la classificazione, esistono però ulteriori regolamentazioni relative alla prevenzione e gestione del rischio, fondamentali per chi si occupa di stoccaggio, movimentazione e trasporto di queste sostanze. Vediamo quali sono.

LA DIRETTIVA SEVESO III - D.LGS.105/15

La direttiva comunitaria 2012/18/UE, meglio conosciuta come Seveso III, è la direttiva europea di riferimento per la verifica del pericolo di incidenti rilevanti connessi alle sostanze pericolose e la prevenzione dei grandi rischi industriali. Nell’ordinamento italiano, la normativa Seveso è stata recepita con l’emanazione del decreto legislativo n° 105, avvenuta Il 26 giugno 2015. Il D.Lgs. 105/15 prevede una serie di adempimenti in materia di prevenzione per tutte le aziende che operano con sostanze pericolose. Di seguito riportiamo i principali cui devono ottemperare le aziende a rischio di incidente rilevante:
  • Rapporto di sicurezza preliminare e definitivo
  • Notifica ed Allegato 5
  • PEI (piano di emergenza interno)
  • PEE (piano di emergenza esterno)
  • Analisi dell’effetto Domino esterno
  • Verifica di assoggettabilità al D. Lgs. 105/2015
  • Informazione / formazione / addestramento
  • ERIR (compatibilità territoriale ed urbanistica)
  • SGS (sistema di gestione della sicurezza)
  • NAR (non aggravio di rischio)

LA NORMATIVA ADR

Un’altra importante fonte legislativa per la gestione di sostanze liquide pericolose è rappresentata dalla normativa ADR, più comunemente conosciuta come Accordo ADR. Frutto dell’Accordo Internazionale per il Trasporto di Merci Pericolose su Strada, l’Accordo ADR è la norma internazionale di riferimento per il trasporto di sostanze pericolose, sottoscritta nel 1965 da numerosi paesi. Il documento è costituito da Raccomandazioni stilate dall’ONU per regolare ogni aspetto relativo al trasporto delle merci pericolose a livello internazionale. Oltre ad un’ulteriore classificazione delle merci pericolose, tra le principali disposizioni della normativa ADR possiamo trovare:
  • disposizioni relative alla costruzione degli imballaggi e delle cisterne;
  • disposizioni per l’etichettatura delle merci e per la marcatura dei mezzi di trasporto;
  • requisiti per il trasporto di sostanze pericolose, per i mezzi e per i conducenti.

LA DIRETTIVA ATEX

Con l’espressione normativa Atex (acronimo di Atmosphere Explosive) si indicano due direttive europee dedicate alla regolamentazione del rischio legato alle esplosioni. Nello specifico, quando si parla di normativa ATEX, si fa riferimento alla direttiva 2014/34/UE (per la regolamentazione di apparecchiature destinate all'impiego in zone a rischio di esplosione) e alla direttiva 99/92/CE (per la sicurezza e la salute dei lavoratori in atmosfere esplosive).
Mentre la prima si rivolge ai soli costruttori di apparecchiature destinate ad un uso in ambienti a rischio esplosione, la seconda ne regolamenta l’impiego ed è quindi indirizzata agli utilizzatori.
La normativa di riferimento per i rischi legati ad atmosfere esplosive è dunque, per la maggior parte delle imprese che operano con sostanze liquide pericolose, la direttiva 99/92/CE, che richiede alle aziende una valutazione del rischio di esplosione in azienda al fine di individuare tutti i luoghi in cui possono formarsi atmosfere esplosive e dotarsi dei mezzi adeguati a evitare le esplosioni.

I TUOI DISPOSITIVI PER IL CONTENIMENTO LIQUIDI SONO A NORMA?

Adesso che hai approfondito la normativa vigente in materia di stoccaggio e movimentazione di liquidi nocivi, non ti resta che verificare l’idoneità dei tuoi dispositivi e provvedere ad una corretta attuazione della regolamentazione. In FIMAG forniamo solo soluzioni di qualità e prodotti certificati: le nostre vasche di stoccaggio e le nostre barriere di contenimento liquidi soddisfano tutte le prescrizioni della Direttiva Seveso III e sono installabili anche in ambienti ATEX.

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